Genova, 26 gennaio 2019

Si è svolta oggi presso lo stabilimento di Riva Trigoso del cantiere integrato navale militare di Fincantieri, la cerimonia di varo della fregata FREMM “Spartaco Schergat”.

Si tratta della nona di una serie di 10 Unità di tipo Fregate Europee Multi Missione (FREMM), commissionate dalla Marina Militare Italiana a Orizzonte Sistemi Navali (società di Fincantieri S.p.A. al 51% e Leonardo S.p.A. al 49%) in qualità di prime contractor per l’Italia nell’ambito dell’accordo di cooperazione internazionale italo-francese, sviluppato con il coordinamento di OCCAR, l’Organizzazione Congiunta per la Cooperazione europea in materia di armamenti.

La consegna dell’ultima Unità per la Marina Militare Italiana è prevista per il 2020. La prima FREMM, Nave “Carlo Bergamini”, è stata consegnata nel 2013, e da allora si sono susseguite Nave “Virginio Fasan” (2013), Nave “Carlo Margottini” (2014), Nave “Carabiniere” (2015), Nave “Alpino” (2016), Nave “Luigi Rizzo” (2017) e in ultimo nel 2018 Nave “Federico Martinengo”.

Madrina del varo è stata la signora Anna Rosa Aonzo Grillo, figlia della Medaglia d’oro al Valor Militare Giuseppe Aonzo.

A fare gli onori di casa il Presidente Giampiero Massolo e l’Amministratore Delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, che hanno accolto Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, e il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Amm. di Squadra Valter Girardelli, oltre a numerose autorità civili e religiose.

A seguito del varo, l’unità proseguirà le attività di allestimento presso lo stabilimento di Muggiano, a La Spezia.

Nave “Spartaco Schergat” sarà caratterizzata, come le altre, da un’elevata flessibilità d’impiego e avrà la capacità di operare in tutte le situazioni tattiche. Ha una lunghezza di 144 metri, una larghezza di 19,7 metri e un dislocamento a pieno carico di circa 6.700 tonnellate. Potrà raggiungere una velocità superiore ai 27 nodi con una capacità massima di personale trasportato pari a 200 persone.

Il programma FREMM rappresenta lo stato dell’arte del settore della Difesa italiana ed europea e nasce dall’esigenza di rinnovamento delle unità della Marina Militare della classe Lupo (già radiate) e Maestrale (alcune già in disarmo e le rimanenti prossime al raggiungimento del limite di vita operativo), costruite da Fincantieri negli anni Settanta.